Il cancro alla prostata a basso grado può essere gestito attraverso la sorveglianza attiva (AS), un approccio che monitora la malattia piuttosto che trattarla immediatamente. Tuttavia, per gli uomini con una storia familiare di cancro alla prostata, il rischio di progressione della malattia è maggiore.
Questo studio ha esaminato 656 pazienti in AS, scoprendo che coloro con una familiarità hanno un rischio più elevato di riclassificazione rispetto a quelli senza. Nonostante ciò, alcuni fattori possono indicare un rischio minore di progressione: una risonanza magnetica negativa, un basso volume di malattia e un valore di Densità dell’Antigene Prostatico Specifico (PSAD) inferiore a 0.15 ng/ml.
In conclusione, mentre la storia familiare aumenta il rischio di riclassificazione nel cancro alla prostata a basso grado, la presenza di fattori favorevoli può comunque rendere la sorveglianza attiva un’opzione gestibile per i pazienti.
Riccardo Leni a,b, Giorgio Gandaglia a,b, Armando Stabile a,b, Elio Mazzone a,b,
Francesco Pellegrino a,b, Simone Scuderi a,b, Daniele Robesti a,b, Francesco Barletta a,b,
Giuseppe Ottone Cirulli a,b, Vito Cucchiara a,b, Emanuele Zaffuto c,d, Federico Deho` c,d,
Francesco Montorsi a,b, Alberto Briganti a,b
a Division of Oncology/Unit of Urology, Soldera Prostate Cancer Lab, URI, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milan, Italy;
b Vita-Salute San Raffaele University, Milan,
Italy;
c Department of Urology, Circolo and Fondazione Macchi Hospital-ASST Sette Laghi, Varese, Italy;
d University of Insubria, Varese, Italy